Questa mattina gli inquirenti sembra abbiano impresso un’accelerata decisiva al caso dell’omicidio di Dario Angeletti, il professore universitario ucciso con un colpo di pistola alla tempia martedì 7 dicembre a Tarquinia, nel Viterbese. Il sospettato numero uno sarebbe un ex collega, che ieri è stato raggiunto dai carabinieri nella sua abitazione di San Martino in Cimino e gli è stato notificato il fermo. Dopo l’arrivo dei militari l’uomo è stato colto da un malore e attualmente è ricoverato all’ospedale Belcolle di Viterbo, piantonato dai carabinieri.
La svolta nelle indagini è stata possibile grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona dove è accaduto l’omicidio. Il corpo di Angeletti è stato trovato senza vita nella sua autovettura al posto di guida, con la cintura di sicurezza allacciata. L’uomo è stato ucciso con un colpo di proiettile esploso sul lato destro della tempia. Questo particolare ha fatto pensare che l’assassino sia salito a bordo dell’auto e si sia accomodato sul sedile anteriore dedicato al passeggero.
Dopo l’azione criminale il killer si è allontanato a bordo di una seconda autovettura, particolare confermato dalle impronte di pneumatici presenti sul terreno. Inoltre sono stati trovati segni di frenata della macchina della vittima: non si esclude, quindi, che il professore abbia tentato la fuga.
Decisivi i video di alcune telecamere che da lontano inquadrano il parcheggio dove si è consumato l’omicidio: le immagini mostrano chiaramente un uomo, che poi si è rivelato essere un ex collega del professore che ha prestato servizio al Centro Ittiogenico Sperimentale Marino di Tarquinia.
La scoperta non ha sorpreso gli inquirenti che ora dopo ora hanno maturato l’idea che il sospettato potesse nascondersi nella cerchia ristretta di parenti e amici del professore, i quali sono stati tutti ascoltati. Inoltre i militari hanno cercato di ricostruire come e con chi la vittima abbia trascorso le ultime ore, anche attraverso i tabulati telefonici.
Domani potrebbe essere disposta l’autopsia. In segno di lutto il Sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, ha sospeso l’accensione pubblica delle luminarie come da tradizione per la Festa dell’Immacolata Concezione.
Dario Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato ed aveva due figli. Era molto conosciuto e stimato nella cittadina della Tuscia dove viveva e lavorava. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell’ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia, a poca distanza dal luogo dell’omicidio