• 23 Novembre 2024
  • SCUOLA

Allarme Covid a scuola: il 70% delle classi in Dad è alle elementari

Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi, invita i genitori a vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni

La continuità delle lezioni scolastiche in presenza è senza dubbio tra le priorità di questo Governo. Una volontà confermata dall’approvazione della nuova circolare Salute-Istruzione che dopo l’iniziale tentennamento sul numero di studenti positivi al Covid necessari per porre una classe in quarantena, limite che era stato fissato a un solo alunno, si è deciso infine di fissare a tre.

Ma c’è un dato che sta destando non poche preoccupazioni tra gli addetti ai lavori: sul totale delle classi già costrette a tornare in Dad a causa dell’aumento dei contagi da Coronavirus, il 60-70% è composto da sezioni delle scuole elementari. A renderlo noto il presidente dell’Anp Mario Rusconi.

Rusconi (Anp): “È necessario che le istituzioni siano credibili per conquistare la fiducia delle famiglie”

Il numero uno dell’Associazione nazionale presidi di Roma ha così deciso di lanciare un messaggio ai genitori degli studenti più piccoli invitandoli a portare i propri figli a far vaccinare: “Dopo l’atteso ok dell’Aifa per le dosi ai più piccoli, anche i bambini dai 5 agli 11 anni possono vaccinarsi“. Ha poi sottolineato come grazie al gran numero di vaccinazioni effettuate tra gli studenti delle superiori le classi che hanno dovuto ricorrere alla Dad sono state poche.

La scuola e le famiglie – ha continuato – sono rimaste sconcertate di fronte al cambiamento per il conteggio delle quarantene avvenuto in meno di 24 ore, prima bastava un bambino o un ragazzo con l’infezione adesso due o tre, a secondo dell’età“.

In questo momento – ha concluso il presidente dell’Anp – c’è necessità che le istituzioni siano fortemente credibili, efficienti e, soprattutto, abbiano a cura la fiducia che le istituzioni, a cominciare dalla scuola e dalle famiglie hanno nei loro riguardi, soprattutto in questo momento in cui si sta prospettando l’ipotesi, probabilmente molto realistica, di vaccinare i bambini tra i 5 e i 12 anni e questo richiede che le famiglie siano fortemente rassicurate da istituzioni credibili“.

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