• 24 Novembre 2024
  • SALUTE

Le fasi di elaborazione del lutto e del dolore secondo gli esperti

La morte di una persona cara è qualcosa di estremamente doloroso per chi rimane. Si tratta infatti di un processo di grande cambiamento interno, è qualcosa che ci cambia, inevitabilmente. Sta poi a noi affrontare e superare questa grande sfida che si presenta nel corso della vita di ciascun individuo e la cosa più ardua sarà superare il primo periodo, definito di smarrimento, trovando la giusta direzione e andando sempre avanti.

In senso più esteso, il lutto è un processo di adattamento allo stress provocato da una perdita significativa, quindi non è inteso necessariamente alla morte di una persona cara (o del proprio animale), bensì potrebbe riguardare anche un sogno, un progetto di vita, una separazione, e molto altro.

Ciascun lutto viene elaborato in maniera differente, a seconda dell’individuo e del suo legame con ciò che è stato interrotto. E, a prescindere dal lutto che una persona vive, questa per elaborarlo deve attraversare diverse fasi; che proveremo a descrivere e a sintetizzare qui sotto.

Quali e quante sono le fasi del lutto?

Per quanto riguarda le fasi del modello di elaborazione del lutto, alcuni parlano di cinque fasi, mentre altri ne contano sette, perché c’è chi sostiene che un paio di queste possano essere incluse in altre anziché separate.

Prendiamo in esempio le cinque fasi del lutto, in senso generale:

  1. Fase della Negazione, è la fase in cui la persona tende a negare la perdita, è in fase di shock e non vuole credere all’accaduto (“Non posso crederci”, “Non sta succedendo davvero”);
  2. Fase della Rabbia, in questa fase la persona sperimenta la rabbia, in quanto vive la perdita come un’ingiustizia (“Non è giusto”, “Cos’ho fatto per meritarmi questo?”);
  3. Fase della Contrattazione, qui la persona inizia a prendere atto della perdita e, alternando momenti di sconforto a quelli di speranza, inizia ad ipotizzare modi e strategie per riprendersi e valuta nuovi progetti su cui investire (“Superare questo momento mi renderà più forte”, “Se ne esco, non farò più gli stessi errori”);
  4. Fase della Depressione, fase in cui la persona si sofferma sull’autentica presa di coscienza della propria perdita. Qui, inoltre, potrebbero verificarsi dei sintomi psicosomatici (mal di testa, aumento o perdita del peso corporeo, mancanza di concentrazione, irritabilità, insonnia o eccessiva sonnolenza, rabbia, frustrazione, tristezza e voglia di isolarsi) (“La mia vita è un inferno”, “Non c’è una via d’uscita”);
  5. Fase dell’Accettazione, si tratta dell’ultima fase del processo di elaborazione del lutto. La persona potrebbe ancora incorrere in stati emotivi di rabbia e depressione, seppur in misura minore rispetto a prima, ma è pronta ad accettare la perdita e a guardare il futuro con un rinnovato entusiasmo (“È andata così”, “È ora di voltare pagina”).

lutto

Altra suddivisione delle fasi del lutto

Negli ultimi tempi ha inoltre riscosso un grande successo il libro “La lezione della farfalla” – i cui autori sono due ricercatori di fama internazionale, Daniel Lumera e Immaculata De Vivo – che vede sintetizzate alcune tappe che potrebbero essere applicate anche a lutti lontani nel tempo, per capire se questi sono stati completamente elaborati.

A tal proposito, la prima tappa consiste nel prendere coscienza dell’esistenza di nove fasi dell’elaborazione di un lutto e in cui la persona può individuare in quale di queste si trova.

Queste nove fasi sono così suddivise:

  1. Prima fase: Shock. La persona non riesce a credere all’accaduto, può essere un lutto inatteso o un licenziamento improvviso, che coglie impreparati;
  2. Seconda fase: Rifiuto. È una fase di negazione e rifiuto, che potrebbe anche essere caratterizzata dal silenzio totale, quindi non si affronta l’argomento o non se ne parla;
  3. Terza fase: Ira, rabbia, ribellione. Si prova un profondo senso di ingiustizia;
  4. Quarta fase: Paura, depressione o abbandono. Si tratta di cicli naturali;
  5. Quinta fase: Tristezza. Questa fase è caratterizzata dalla tristezza, legata al ricordo, alla mancanza e al vuoto che si può provare;
  6. Sesta fase: Accettazione. Si inizia ad accettare l’accaduto senza più negarlo;
  7. Settima fase: Perdono. È la fase in cui si lascia andare ogni cosa e si torna in una condizione di integrità interiore;
  8. Ottava fase: Rinascita. È la fase in cui si riesce a trovare un senso all’accaduto;
  9. Nona fase: Integrità. Si ritrova la propria pace interiore.

Conclusioni

In linea generale, che le si voglia suddividere o includere alcune tra loro, le fasi dell’elaborazione del lutto e del dolore sono quindi: shock o negazione; rabbia; contrattazione; depressione ed accettazione.

Queste fasi, come è stato detto in precedenza, sono valide sia per quanto riguarda la perdita di una persona cara, come la perdita di un animale, o di un lavoro, o di una separazione, etc.

Si tratta di reazioni assolutamente normali e, importante da ricordare, non vi è un modo giusto od uno sbagliato nell’affrontare il processo del lutto. Vi sono fasi che possono ripetersi o essere saltate, oppure possono non essere consequenziali, tutto a seconda dell’individuo e della sua capacità di affrontare l’accaduto.

Inoltre, qualora risulti troppo difficile per la persona affrontare una situazione per lei dolorosa e gestire le proprie emozioni, sarebbe opportuno chiedere aiuto e rivolgersi ad una persona qualificata, per esempio ricorrendo alla psicoterapia.

Valeria Glaray

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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