Dall'inchiesta dell'infiltrato di Fanpage negli ambienti dell'estrema destra emerge il coinvolgimento anche di alcuni esponenti della Lega tra cui Borghezio e l'europarlamentare Angelo Ciocca
Emerge un’anima nera della lega con Borghezio e Angelo Ciocca coinvolti coinvolti nell’inchiesta del giornalista Fanpage. Era Borghezio, da sempre l’uomo più a destra del partito, che Jonghi Lavarini portava a giro per Milano progettando la “Terza Lega” post Salvini, che ritiene troppo debole, “incapace di usare i bastoni“.
Coinvolto anche l’europarlamentare Angelo Ciocca e lo si vede in un incontro con Jonghi Lavarini negli uffici della Regione e ad un summit riservato del 29 ottobre 2019 in un locale. Ciocca era per Jonghi Lavarini il primo referente politico del gruppo che aveva a suo dire, l’obiettivo quello di “far crescere la classe dirigente”.
Borghezio ad all’AdnKronos nega qualsiasi ogni suo coinvolgimento in progetti politici con l’estrema destra. “Ho incontrato Jonghi a Milano, durante la campagna elettorale, e mi ha solo dato un passaggio”, dice l’avvocato ed ex europarlamentare non molto gradito da Salvini.
Nel video Borghezio ammette che nel video si parla di una terza lega che non ha niente a che vedere con l’estrema destra. “Per me la terza Lega è la base, i militanti, a loro mi riferivo” dichiara. Borghezio sulla testata che ha realizzato il servizio video dice: “È molto grave che una testata faccia fare l’agente provocatore a un giornalista”
Ciocca dal canto suo interviene a Piazzapulita e dichiara che denuncerà Jonghi Lavarini. Tra gli esponenti leghisti indicati come vicini a Lealtà Azione anche la neoconsigliera comunale milanese ed europarlamentare Silvia Sardone. Nel video si vedono militanti di Lealtà azione al Banco alimentare assieme a Sardone e Bastoni. La puntata si conclude con un incontro tra il giornalista infiltrato e Jonghi Lavarini che vuole i soldi per i suoi referenti politici tra cui autorevoli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia.
Giorgia Meloni si è difesa a Diritto e Rovescio su Rete 4, “La prima cosa che ho detto a Fidanza è stata questa: come ti viene in mente? Ero stata chiarissima sui rapporti che non si devono andare con determinati ambienti. Su questo tema io sono estremamente rigida, intanto per convinzione. Fdi è un partito che guarda avanti. Atteggiamenti nostalgici, cose folkloristiche e macchiettistiche, sono proprio incompatibili con la storia di un partito serio come il nostro. Io voglio parlare dei problemi della gente. Non c’è spazio per il folklore, per le nostalgie, l’antisemitismo, non c’è spazio per l’imbecillità, chiaro? Questo lo si sa da anni” ha concluso.