Un giornalista sotto copertura di Fanpage ha finto di essere un uomo d'affari in vena di sostenere la candidata FdI Chiara Valcepina. Sono emerse realtà inquietanti sulle quali indaga la procura di Milano.
Un giornalista del quotidiano Fanpage si è finto un uomo d’affari intenzionato a finanziare campagna elettorale della candidata di FdI Chiara Valcepina ed è entrato in contatto con un gruppo di personaggi di estrema destra a Milano .
Dall’inchiesta risalente sono emersi metodi per lavare il denaro sporco, incontri in un clima di fascismo, razzismo e sessismo. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio per far luce sulla vicenda al centro dell’inchiesta giornalistica.
Il boss del gruppo di estrema destra è Roberto Jonghi Lavarini, detto il “Barone nero”, condannato a due anni per apologia del fascismo. Tramite Lavarini, il giornalista sotto copertra di Fanpage entra in contatto con Carlo Fidanza, europarlamentare e capo delegazione di Fratelli d’Italia.
Da quel momento si stabilisce il legame tra il giornalista che finge di essere un generoso uomo d’affari e il gruppo di esponenti di FdI. L’infiltrato partecipa a riunioni della campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano per la quale sostengono la candidatura al consiglio comunale dell’avvocato Chiara Valcepina.
Al giornalista vengono spiegate le modalità del finanziamento, dalle più dirette come versare nel conto dedicato a quella di versare in nero al “Bar”. Lavarini avrebbe poi pensato a ripulire il denaro. Il giornalista filma le riunioni del gruppo dove si sprecano battute su negri, ebrei, migranti e riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco.
Tra i vilipesi anche Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti. Nel video si vede anche Il Barone Nero dichiarare di essere parte di “un gruppo esoterico, dove ci sono diversi massoni, con un proprio informale servizio di informazioni e sicurezza, dato da una rete di ex militari”. La rete trasversale secondo Lavarini avrebbe contatti politici all’interno del centrodestra, Lega ma anche in Fratelli d’Italia e persino Forza Italia“,
In un twitter la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello scrive: “Non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei. Nell’Italia che promulgò le leggi razziste, come le ha definite giustamente Draghi ieri, non ci possono essere ambiguità su questo”,
Giorgia Meloni chiede invece di poter visionare il video completo dello scandalo. “Non giudico i miei dirigenti sulla base di un filmato. Non ho problemi a rispondere, ma non chiedetemi di valutare un dirigente sulla base di un video montato da voi e curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto. Disponibili a prendere decisione se responsabilità reali, ma vi chiedo l’intero girato di cento ore“.
Meloni dice che vedrà Fidanza e ribadisce che nel partito non c’è posto per antisemitismo e “paranazismo da operetta di ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà“.