• 25 Novembre 2024
  • SALUTE

I divisori in plexiglas potrebbero far aumentare i contagi

Secondi recenti studi pubblicati dal New York Time i divisori in plexiglas usato in locali e mezzi di trasporto per dividere le persone in tempi di pandemia potrebbero non solo non essere efficaci ma aumentare i contagi .

E’ vero che i divisori  in plexiglas allestiti lo scorso anno per affrontare la pandemia schermano le persone, ma secondo un recente studio condotto dalla Virginia Tech di Blacksbur bisogna considerare che il coronavirus si diffonde principalmente per via aerea con le goccioline  che restano sospese e il plexiglas potrebbe cambiare la direzione di queste goccioline e complicare il ricambio dell’aria all’interno di un locale chiuso. Quindi i rischi potrebbero addirittura superare i benefici. 

Le goccioline di respiro si diffondono maggiormente

“Le goccioline di respiro dei presenti saranno intrappolate e si accumuleranno finendo  per diffondersi al di fuori dello spazio individuale” ha spiegato Linsey Marr professore di Ingegneria alla Virginia Tech di Blacksburg che ha condotto lo studio. Oltretutto un  altro studio della Johns Hopkins University di Baltimora, pubblicato lo scorso giugno, ha confermato che i divisori posizionati tra due postazioni nelle aule sono spesso associati a un aumento del rischio di infezione.

Necessario il ricambio d’aria

Gli esperti e non solo concordano sul fatto che il ricambio d’aria, insieme con l’uso della mascherina quando e dove possibile, è uno degli strumenti migliori per contrastare la diffusione del virus in uno spazio al chiuso. Ma le barriere in plexiglas rappresentano un ostacolo che non consentirebbe un ricambio completo di aria. Non solo. Le barriere potrebbero indirizzare l’aria in un determinato punto del locale non raggiunto dalla corrente del ricambio d’aria. Aumentando quindi i rischi di contrarre il virus all’interno del locale in questione.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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