• 25 Novembre 2024
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La Pro Patria compie 100 anni, Busto Arsizio festeggia

BUSTO ARSIZIO. La città di Busto Arsizio festeggia i 100 anni della Pro Patria. Ieri, la grande macchina organizzativa ha presentato il calendario e le iniziative dei festeggiamenti per questo importante traguardo. Tra i tanti modi per festeggiare questo compleanno c’è il concorso delle vetrine a tema con oltre 100 negozi che hanno aderito, allestendo dedicate alla gloriosa società sportiva che proprio oggi festeggia il compleanno a tre cifre.

Oggi la città si è colorata di bianco e di blu anche grazie ai giochi di luci e acqua delle fontane cittadine, mentre il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha inviato le sue felicitazioni per il secolo di vita della Pro Patria. “Un obiettivo è un sogno con un punto d’arrivo diceva Duke Ellington. E’ una frase che non conosce il tempo che passa e che – ricorda Ghirelli – si può legare alla storia dell’Aurora Pro Patria, che oggi, 28 febbraio, soffia sulla candelina n.100. Il primo secolo di vita della tua società è la ‘traduzione’ di determinazione, progettualità, cuore, senso di appartenenza ad una maglia e alla città. Buon compleanno, Pro Patria e felicitazioni per un traguardo che si inserisce con orgoglio nelle pagine della storia del libro del calcio. La arricchisce e la completa”.

La presentazione di mercoledì delle inziative per il centenario della Pro Patria

Stasera è in programma la serata biancoblù, organizzata al teatro Sociale con la presenza di tante vecchie glorie, partendo dal minimo di 100 presenze in biancoblù. Fra i tanti ospiti ci saranno i parenti di Cavigioli e Reguzzoni, Zaffaroni, i parenti dell’ex-presidente Peppino Mancini, la famiglia Vender,  Alberto Armiraglio, allenatori come Cusatis, una figura come Carlo Regalia che è stato giocatore, allenatore e dirigente e molti altri. Tra gli ospiti d’onore lo stesso presidente della Lega Pro, Ghirelli.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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