Il Green Pass diventa obbligatorio dal 6 agosto. Da quella data sono previsti controlli e relative multe per chi non si è adeguato alle norme.
Tempi di Green Pass che oltre alla vaccinazione obbligatoria ha portato polemiche, manifestazioni e ribellioni che non hanno sortito grandi effetti dal momento che dal 6 agosto il certificato verde diventa obbligatorio. La certificazione è necessaria per chiunque abbia superato i 12 anni, e voglia entrare in determinati luoghi e partecipare ad alcune manifestazioni nella regioni in zona bianca.
Previsti anche numerosi controlli affinché tutti coloro che rientrano nel range del Green Pass obbligatorio, si attengano a quanto stabilito dalla norma in vigore tra pochi giorni.
Tra i controllori del pass i gestori dei locali, che potranno effettuare gli accertamenti tramite la nuova app fornita dal Governo denominata Verifica C19 e sviluppata dal ministero della Salute. Il funzionamento è realmente intuitivo: il gestore o chi per lui è addetto al controllo, dovrà richiedere il documento di identità del cliente e verificare che i dati coincidano con le generalità presenti sul Green Pass. Deve poi inquadrare il QR Code del green pass esibito dal cliente e se dopo la verifica comparirà una spunta verde sullo schermo, il certificato sarà valido e sarà permessa l’entrata o la partecipazione all’evento. Se invece l’app segnalasse irregolarità come un certificato falso, disattivato o scaduto, si impedirà naturalmente l’accesso al locale o all’evento al cliente in questione.
A subire la multa per mancato Green Pass saranno sia i proprietari dei locali che i i clienti. Il decreto del governo vuole che tutti coloro che si rendono responsabili del rischio sanitario di contagio siano puniti con una sanzione.
Le cifra da pagare qualora non si esibisca il certificato variano ma si prevedono sanzioni notevoli che vanno dai 400 ai 1000 euro, ma c’è dell’altro. L’esercente che dovesse persistere nel violare le norme sanitarie per tre consecutive nell’arco di tre giorni, ripetendo il reato, rischia una chiusura da uno a un massimo di dieci giorni. Ulteriori sanzioni sono poi previste per chi tenterà di utilizzare un green pass falso, o chi lo falsificherà concretamente.
È bene ricordare che il green pass può essere revocato. Questo accade quando la persona risulta positiva al Covid nonostante la vaccinazione o la guarigione da un precedente contagio del virus. A quel punto il Servizio sanitario comunicherà alla piattaforma nazionale la positività del soggetto e la piattaforma revocherà il certificato verde.