La riapertura in sicurezza delle scuole a settembre rappresenta una delle priorità del governo. Lo ribadisce il commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, che in una lettera inviata questa mattina a Regioni e alle Province autonome ha chiesto che professori, personale scolastico e universitario non ancora immunizzato possa beneficiare di corsie preferenziali negli hub.
Il motivo della richiesta è quella di incentivare le nuove vaccinazioni, in maniera tale da agevolare il rientro degli studenti negli edifici scolastici al 100% ed evitare un ritorno alla tanto discussa Dad (didattica a distanza) che ha garantito il regolare svolgimento delle lezioni ma che nello stesso tempo ha creato molte difficoltà. Figliuolo raccoglie così l’appello lanciato un paio di giorni fa dal ministro dell’Istruzione Bianchi che sulla possibilità di continuare con la Dad aveva affermato: “Lavoriamo per la scuola in presenza, senza se e senza ma. Avete la mascherina, ma si vede che siete contenti. La scuola d’estate rappresenta la voglia di stare in comunità.”
Nella comunicazione a Regioni e Provincie autonome Figliolo fa sapere che attualmente la percentuale di personale scolastico raggiunta dalla prima dose è pari all’85% sulla media nazionale e ha fatto registrare un incremento dello 0,5% rispetto al 23 giugno scorso. Numeri confortanti, che però nascondono un particolare a cui il commissario straordinario presta particolare attenzione: diverse regioni sono bel al di sotto dell’80% delle prime somministrazioni.
Secondo Figliuolo la soluzione per rendere più omogenee le percentuali nelle singole regioni sarebbe quella di “attuare in maniera ancor più proattiva il metodo di raggiungimento attivo del personale che non ha ancora aderito alla campagna vaccinale” coinvolgendo anche i medici competenti che avrebbero il compito di sensibilizzare la comunità scolastica in maniera ancor più capillare.
Il presidente nazionale del sindacato Dirigenti Scuola in una nota ufficiale scrive: “Proporrei l’obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici. Se una persona costituisce un pericolo sociale deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni“. Il comunicato viene diramato alla vigilia del sit-in che si terrà domattina alle ore 11 sotto al ministero della Pubblica Istruzione (Miur) a Roma per ottenere un incontro dal ministro Patrizio Bianchi su ripartenza a settembre e nuovi incarichi.
“Basta Dad o sarà disobbedienza civile“, si legge ancora nel comunicato nel quale si chiede che oltre l’eliminazione della didattica a distanza si risolvano nodi critici come quello legato alla mobilità, sul quale si è dibattuto molto ma non si è trovata una vera e propria soluzione a livello nazionale, quello sull’affidamento dei nuovi incarichi, rendendo disponibili le 370 sedi illegittimamente sottratte, e infine l’annosa questione del contratto dei docenti scaduto il 31 dicembre 2018 e mai rinnovato nonostante i proclami dei governi che si sono alternati in questi ultimi anni.
Netta infine la posizione del sindacato, che ha proclamato lo stato di agitazione, sul rientro scolastico. “La socialità – afferma Fratta – è alla base dell’istruzione: il Covid ha già costretto i nostri ragazzi al distanziamento sociale per troppo tempo, l’anno scolastico deve iniziare in presenza e in sicurezza: basta Dad!“.