Il premier Draghi è pronto a firmare un nuovo Dpcm nel quale varrà regolamentato l'utilizzo del Green pass europeo e la proroga dello Stato di Emergenza fino a fine anno.
Il Governo guidato da Mario Draghi si trova ad un altro importante crocevia del suo percorso. Il premier è pronto a firmare un nuovo Dpcm nel quale verranno prese decisioni importanti su temi di fondamentale importanza per il futuro dell’Italia e per la ripresa economica: disposizioni che riguarderanno lo snellimento delle procedure burocratiche, problema che affligge il Paese da tempo immemore, la regolamentazione dello smart working, le disposizioni sulla scuola e il futuro della struttura Commissariale.
Ma i temi che maggiormente hanno catalizzato e continueranno a catalizzare l’attenzione degli italiani e e quella dei politici sono due: la regolamentazione del Green pass Ue (ma anche quello italiano che attualmente presenterebbe qualche leggera differenza rispetto al primo) e l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza, che scadrà il prossimo 31 luglio.
Nella bozza di testo del nuovo Dpcm si legge che è prevista la creazione di una “piattaforma nazionale digital green certificate” che avrà il compito di emettere e validare il Green pass Ue. I metodi per l’ottenimento sono quelli previsti dal testo firmato a Bruxelles il 14 giugno scorso e che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2021.
Il certificato si ottiene in tre casi: dopo aver effettuato il completo ciclo di vaccinazione contro il Covid (dal quattordicesimo giorno dopo l’ultima dose immunizzante, con una validità di 9 mesi); completa guarigione dal virus (il certificato ha una durata di sei mesi dalla negatività); il referto di un test molecolare o antigenico rapido che riporti un risultato negativo (i primi test hanno una validità di 72 ore, mentre quello rapido vale per 48 ore).
Altro punto fondamentale della questione Green pass Ue riguarda le piattaforme o i siti nei quali sarà possibile ricevere il certificato. Al primo comma dell’articolo 12 della bozza del testo si evince che lo si potrà avere attraverso un sito web dedicato, il cui accesso potrà essere effettuato sia con identità digitale sia con autenticazione a più fattori, accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico, dall’App Immuni, dall’App IO (le cui questioni legate alla querelle con il Garante della Privacy dovrebbero essere risolte a breve), e infine attraverso il Sistema TS, il cui accesso è consentito tramite operatori sanitari autorizzati.
Il tema che maggiormente divide i partiti all’interno della maggioranza, ma anche al di fuori, è quello legato alla proroga dello Stato di Emergenza. Il presidente del Consiglio Draghi sarebbe addirittura intenzionato a prorogarlo fino a fine 2021, col pieno appoggio di Pd e Movimento 5 stelle. Il deputato dem Francesco Boccia, ex ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie del secondo governo Conte ha asserito: “È da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase. Serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza”
Di parere opposto Lega e Fratelli d’Italia, che reputano sia giunto il momento di ristabilire la normalità. Se per Giorgia Meloni un’eventuale proroga sarebbe da considerarsi “una follia”, per Matteo Salvini il peggio sarebbe ormai alle spalle e porre fine allo Stato di Emergenza sarebbe un bel messaggio da trasmettere agli italiani.
Il leder del Carroccio ha inoltre fatto sapere che chiederà al presidente del Consiglio di valutare lo stop all’utilizzo delle mascherine all’aperto, così come avvenuto oggi in Francia: “Ne parlerò con Draghi – ha dichiarato in un’intervista rilasciata Radio Anch’io – sarà una nostra proposta sicuramente. Se tutta Europa sta andando in questa direzione, anche in realtà messe meno bene di noi, dobbiamo considerare anche noi questa opportunità”.
Più cauta la posizione di Forza Italia, che attraverso l’attuale ministra per gli Affari Regionali e per le Autonomie, Mariastella Gelmini, fa sapere che andrebbe fatta un’attenta valutazione sulla proroga dell’emergenza, con il supporto del Cts: “Non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utilizzati solo dove strettamente necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non farà”.