La manifestazione avvenuta a Roma nei giorni scorsi promossa da IoApro non é passata inosservata ai media, i ristoratori nonché fondatori di IOAPRO IN TOUR hanno ormai catalizzato l’opinione pubblica facendosi conoscere in tutta Italia attraverso un tour appunto (Milano, Palermo, Napoli, Bologna, Roma) per chiedere le riaperture dei locali ed invitare il Governo ad allargare le maglie delle misure restrittive anticovid. Troppe categorie, palestre, bar, ristoranti, teatri, cinema, discoteche sono ormai al collasso, molti non riusciranno nemmeno a riaprire.
Ed é per questo che Umberto Carriera, Momi Tito El Hawi, Antonio Alfieri, Yuri Naccarella, Biagio Passaro si sono più volti prestati a collegamenti esterni nelle trasmissioni come ‘Non é l’Arena’, ‘ Piazza Pulita’ ed altre su La 7 , lo scopo far comprendere le ragioni della protesta, gli animi sono esasperati, i ristori non arrivano o non sono sufficienti e le famiglie sono in seria difficoltà economica. Ma in tutto questo, inutile negarlo, purtroppo in piazza ci si é imbattuti, anche lunedì scorso, con alcuni infiltrati facinorosi che hanno alimentato gli scontri, i sostenitori di Io apro si sono dissociati anche fisicamente dagli scontri ed hanno implorato i giornalisti presenti di non strumentalizzare l’accaduto, perché loro sono NON violenti, intendono solo poter tornare a lavorare. La giornalista Selvaggia Lucarelli non ha mostrato, dalla sua, molta simpatia nei confronti dei fondatori di IOAPRO che non ritiene rappresentanti dei ristoratori d’Italia, e nello specifico nei suoi ultimi post se l’é presa sia con Salvini, leader della Lega, che prima ha appoggiato la protesta IOAPRO, facendo anche alcune foto con la maglietta riportante il logo, per poi sparire nel corso della manifestazione, quanto con Umberto Carriera, uno dei fondatori nonché proprietario di 6 ristoranti in Pesaro, reo, secondo Selvaggia Lucarelli, di dichiarare troppo poco e di pagare ancor meno in tasse. Ecco allora che dopo giorni dai post chiaramente rivolti a lui ‘ ristoratore pesarese’ ‘mitomane marchigiano’. Umberto Carriera ha scritto un lungo post in sua difesa facendo un riferimento ‘velato’ a Selvaggia Lucarelli ed alle sue accuse. i dettagli
Così la Lucarelli in uno dei suoi ultimi post: “Il silenzio vigliacco di Salvini, grande promotore di #ioapro, creatore di alcuni personaggi improbabili come il ristoratore pesarese che paga 9000 euro di tasse l’anno ieri in prima fila. Il silenzio di chi soffia sul fuoco, poi va al governo e si gode lo spettacolo, muto”
Poi ancora: “Disordini, mascherine facoltative, il mitomane marchigiano che paga due spicci di tasse accanto a Favia, mani alzate e CasaPound in prima fila, alla manifestazione #ioapro. Davvero un figurone. P.s. Quelli di CasaPound sono lì per spiegare ai ristoratori come risparmiare non pagando le bollette per anni, immagino. Solidarietà ai ristoratori seri, rappresentati da questi qui”
Così carriera nel suo lunghissimo post sulla sua pagina Facebook: “Dopo più di una settimana, Facebook mi permette di tornare a scrivere. Sono molto stanco sia fisicamente che psicologicamente. Sono stati dieci giorni importanti, in cui ho compreso ancora di più la forza che ho, assieme ai miei compagni di IoApro. Abbiamo ribaltato l’opinione pubblica, abbiamo dimostrato ulteriormente che non siamo soltanto “divi” da social (110.000 seguaci) ma che il mondo del lavoro è con noi. Due volte a Roma, piazze strapiene, qualche tafferuglio provocato da quei deficienti dell’estrema destra dai quali ci siamo subito dissociati e continui contatti ed incontri con governo ed opposizione. Questa è un’ulteriore dimostrazione che le associazioni di categoria non hanno alcun canale preferenziale, e, parole dei sottosegretari che abbiamo incontrato “hanno perso credibilità e non rappresentano ormai da anni i VERI LAVORATORI”. In dieci giorni di proteste, si è passati dal “riapriremo tutto il 2 giugno” a “il 20 aprile si può iniziare a riaprire”. Ci hanno manganellato mentre avevamo le manette ai polsi.
Siamo entrati al Senato, alla Camera e al Ministero dell’economia e delle finanze. Sono mesi che lottiamo, che spendiamo soldi autofinanziandoci, che ci sparano merda addosso solo per screditarci perché non siamo mai scesi a compromessi con nessuno, altrimenti avremmo avuto il culo parato. Abbiamo asfaltato in Tv tutti quelli che si sono frapposti tra noi e il popolo, per questo consiglio di non invitarci più. Ma c’è una cosa che ancora molti non hanno capito di Noi: Umberto, Antonio, Momi e Biagio sono persone normali, cittadini qualunque che senza NESSUNO ALLE LORO SPALLE, stanno lottando per tutti rischiando le attività, la famiglia, il conto in banca, la credibilità ed in alcuni casi anche la vita. Ed è proprio per questo che hanno paura di noi: siamo schegge impazzite che nessuno può controllare, ed ora siamo in grado si spostare migliaia di persone, di far arrivare i nostri messaggi a milioni di italiani, senza essere corrotti e compromessi con qualcuno. Noi, a differenza degli altri, NON ABBIAMO PREZZO.
Ci fermeremo soltanto quando potremo tornare a lavorare. Tutto ciò che l’Italia otterrà sarà grazie a ciò che abbiamo fatto e che stiamo facendo, questo mi pare inequivocabile, ce lo meritiamo. Posso dire a quasi 32 anni, che la scelta migliore che ho fatto è stata quella di SUONARE LA SVEGLIA il 26 ottobre, aprendo La Macelleria – Cucina & Pizza a cena contro i Dpcm.
Da li i cittadini iniziarono a capire molte cose ed oggi, 6 mesi dopo stiamo per raccogliere i risultati di una guerra che sembra infinita.
Concludo evidenziando che se una persona paga 9800€ di tasse, significa che ha un reddito personale di circa 36.000€ (a cui si sommano le tasse che ogni ristorante paga sui propri utili).
Ma del resto, come direbbe il mio amico Vittorio, cosa vuoi che ne sappiano le capre SELVAGGE di queste cose?
Grazie come sempre per il vostro sostegno. Non riesco a rispondere a tutti, ma sappiate che vi voglio bene”
E voi da che parte state, ha ragione Selvaggia Lucarelli, i disordini andavano evitati ed Io Apro non rappresenta i ristoratori, oppure ha ragione Carriera e gli altri fondatori di Io apro: protestare é l’unico modo per tornare a farsi ascoltare dal Governo e tornare a lavorare e dunque a vivere?