Dopo le voci della possibile candidatura di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico sui social network sono numerosissime le immagini che mostrano una vecchia immagine dell’ex capo del governo che scende da un elicottero militare, indossando elmetto e giubbotto antiproiettile, accompagnati da commenti del tipo “Enrico Letta rompe gli indugi e si appresta ad entrare al Lazareno” oppure “Letta sta serenamente preparando il suo ritorno“.
Oggi l’ex presidente del Consiglio ha finalmente sciolto le riserve e attraverso un video su Twitter ha annunciato la propria candidatura alla guida del Pd, accompagnato dall’hashtag #IOCISONO:
“Oggi sono qui dove lunedì scorso non avrei mai immaginato per candidarmi alla guida di quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda. Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici“.
Letta ha annunciato l’intenzione di voler parlare domenica prossima durante l’Assemblea del Pd, occasione in cui chiamerà gli iscritti a cominciare una discussione nei circoli, per poi fare una sintesi e trovare le migliori idee per costruire un futuro luminoso per il partito. Idee sintetizzate nel motto:
“Io credo alla forza della parola, al valore della parola. Chiedo a tutti coloro che domenica voteranno di ascoltare la mia parola, di votare sulla base delle mie parole.
Quello che quasi sicuramente sarà il nuovo segretario del Pd ha poi aggiunto di non cercare l’unanimità, ma la verità del rapporto tra le forze interne al partito. Sì perché il vero problema del Pd è riuscire ad unire tutte le diverse correnti del partito e farle coesistere insieme senza scatenare guerre interne. Dinamiche che hanno costretto alle dimissioni Nicola Zingaretti, l’ex segretario che Letta ha voluto ringraziare sentitamente, ricordando di essere legato a lui per “profonda amicizia e grande stima“.