In questi giorni si parla sempre più spesso di decreto sostegno specie tra i gruppi social che rappresentano le categorie maggiormente colpite dagli effetti economici delle restrizioni per il contenimento del Covid 19. In molti si interrogano sui tempi in cui questo verrà emanato, giacché l’ex decreto Ristori é fermo ‘con le quattro frecce’ davvero da troppo tempo ormai, e soprattutto cercano di comprendere quale sarà la base di calcolo su cui verranno elargiti i ristori. Nei giorni scorsi si era parlato di calcolo bimestrale gennaio/febbraio 2021 rispetto al 2019. Questo aveva fatto ‘infuriare’ non solo i lavoratori più gravemente colpiti: gestori di palestre e piscine, ristoratori, proprietari di sale da ballo e tutte le altre categorie compromesse, ma anche Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che aveva preso parte alla polemica con un post diretto al Governo, a cui aveva dichiarato aperta ‘battaglia’ per superare tale assurdità, se mai fosse stata confermata.
Ogni dubbio é comunque stato fugato da un’intervista che Claudio Durigon, sottosegretario all’Economia, ha rilasciato a ‘La Verità‘, al collega Daniele Capezzoni. Ringraziamo in primis Durigon per averci girato l’intervista da cui abbiamo preso spunto, per chiarire molti dubbi, e poi perché ci ha assicurato che sarà disponibile nei prossimi giorni ad un confronto diretto su queste questioni. Facciamo intanto il punto.
Meloni, ha scritto su facebook: “Dalle bozze del decreto Sostegno che girano, sembrerebbe in arrivo l’ennesima beffa per il mondo produttivo italiano.
I ristori sembrerebbero, infatti, essere calcolati sulla perdita di fatturato registrata nel bimestre gennaio/febbraio 2021 rispetto al 2019. Questo parametro penalizzerebbe molti settori produttivi, come ad esempio quello del turismo, che realizzano gran parte del fatturato in altri periodi dell’anno. Il criterio più sensato ed equo è quello di considerare la perdita dell’intero anno 2020 rispetto all’intero anno 2019.
Scegliere un diverso parametro serve soltanto a negare al mondo produttivo il minimo di sostegno che ci si sarebbe aspettato. Fratelli d’Italia, unica opposizione in Parlamento, si batterà contro questa assurdità, a sostegno delle imprese e dei posti di lavoro degli italiani.
Intervistato a La Verità dal collega Daniele Capezzoni il sottosegretario all’economia Claudio Durigon ha risposto sui tempi di emenazione del Decreto Sostegno e sulla questione relativa al bimestre che tanto ha fatto scalpore, riportiamo solo alcune parti centrali.
Così Capezzoni: Quando esce il provvedimento?
Durigon precisa: In settimana , stiamo valutando in queste ore gli ultimi aspetti tecnici. Poi ha precisato nel corso dell’intervista: “il provvedimento sarà aperto a tutte le aziende, a tutte le attività. Finisce finalmente la questione dei codici Ateco, ed è un grande passo in avanti., che tantissimi ci avevano chiesto. Le aziende e le p.i che saranno interessate da questi indirizzi dovrebbero essere 2.8 milioni. Questa cosa di far saltare i codici Ateco è importantissima.
Poi alla domanda precisa, posta dal collega: “Quale criterio sarà previsto per il riconoscimento del diritto ai ristori? Stando alle prime notizie, pare che partirete dal raffronto tra il fatturato di genn/ febb 2021 e gli stessi mesi di due anni fa?
No, smentisce categoricamente Durigon: ‘ Il raffronto sarà tra l’anno 2019 e l’anno 2020, su base annuale. Serve il 33% di perdita, e questa perdita annuale sarà suddivisa per 12mesi. La quota mensile sarà moltiplicata per 2, e quello sarà il ristoro una tantum“
Si può provare, chiede Capezzoni, entrando maggiormente in dettaglio, a fare qualcosa che sia ancora migliorativo più aderente all’ effettiva perdita di fatturato? Molte categorie vi sollecitano a fare assai di più
Durigon risponde aggiungendo dettagli sulla linea che ha in mente di seguire il Governo: “Lo ripeto è già equivalente a ciò che il governo conte fece in 4 provvedimenti. E io sono convinto che faremo un altro scostamento, e quindi un altro intervento ad aprile. Anche in considerazione del fatto che abbiamo allargato la platea dei beneficiari“.
Infine una domanda, che inutile negarlo, in tanti si sono posti anche sui social e che il collega ha pienamente centrato tra le molte domande calzanti fatte al sottosegretario, ponendo l’attenzione anche dal punto di vista politico : “Diversi partiti. Lega inclusa, chiedono di non sciupare 5 miliardi di euro sul cashback piuttosto di rimpolpare con quelle somme i ristori. Sarebbe una buona cosa?
Durigon risponde: “Indubbiamente è uno degli ambiti dove si possono trovare risorse. Purtroppo è una pratica già avviata, che ci siamo trovati sul tavolo. Cercheremo di individuare un compromesso idoneo, e di capire dove si possa mettere un termine temporale.
Confidiamo di poter aver presto l’occasione di interfacciarci direttamente con l’onorevole Claudio Durigon, al fine di potergli fare alcune domande mirate che i nostri lettori ci hanno già posto in privato.