• 23 Novembre 2024
  • SALUTE

Covid 19, é allarme in Piemonte: i giovani più a rischio degli anziani

A destare preoccupazione ora é il Piemonte, ancora in zona gialla, ma a rischio arancione dato l’indice Rt ad un soffio dalla soglia critica 1, ai cambi di colore purtroppo la Regione é abituata molto spesso, quello che però ora giunge come novità deriva dalle affermazioni pronunciate da Luigi Icardi , assessore alla sanità della Regione Piemonte.

Nel corso di un’informativa al Consiglio Regionale sull’andamento dei contagi Covid 19, avrebbe fatto notare come anche giovani e ragazzi stiano entrando nelle statistiche, il trend crescente, soprattutto per quanto riguarda la variante inglese, sarebbe nella fascia d’età 6-10 anni, ecco dunque il rischio, sempre più marcato, di una chiusura delle scuole. I dettagli ad oggi 19 febbraio.

Piemonte, confermata zona gialla? Cirio fiducioso

Il Governatore Alberto Cirio, confida il Piemonte, dati gli ultimi dati possa restare in zona gialla per almeno un’altra settimana, ma la decisione ultima spetterà come di consueto al CTS che deciderà oggi le sorti della Regione. Quel che preoccupa i tecnici, inutile girarci intorno, sono le varianti del Covid-19, specie quella inglese, che non solo risulterebbe particolarmente contagiosa, ma ciliegina sulla torta parrebbe colpire maggiormente i giovani rispetto agli anziani.

Questo va da sé potrebbe essere un grossissimo problema nella diffusione del virus, in quanto la fascia d’età 6-10 anni che parrebbe quella a più alto rischio, spesso presenta casi di asintomatici, che però rischiano, tornando a casa di contagiare facilmente genitori e soprattutto quei nonni che spesso svolgono una funzione di care giver e supporto nelle famiglie italiane, giacché i genitori sono impegnati al lavoro fino a tardo pomeriggio. Ecco perché nelle ore scorse é scattato l’invito alla prudenza, Icardi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha raccomandato massima attenzione nelle scuole.

Piemonte, le varianti preoccupano: a rischio i giovani, chiusura scuole?

In questi giorni non si parla d’altro, per le famiglie del Piemonte torna lo spettro del lockdown di marzo, che aveva relegato in casa anche i bambini degli asili e della scuola elementare, i genitori al solo pensiero sono in ansia e cercano di comprendere quanto vi sia di vero.

Purtroppo, specie in Piemonte, le varianti la stanno facendo da padrone e Icardi ha aggiornato su quanto potrebbe accadere: Abbiamo previsioni non rosee sull’andamento possibile futuro dei contagi per quanto riguarda le varianti“. Gli indizi che indicano un peggioramento del quadro globale sono evidenti: vi é in primis il rallentamento della discesa della curva pandemica e dei ricoveri, e poi una crescita dei contagi specie nella fascia 6-10 anni, da qui alcune raccomandazioni al fine di evitare lockdown totali. Si é ipotizzato, al fine di bloccare sul nascere la diffusione delle varianti, di monitorare con maggiore attenzione i sintomi degli alunni prima che questi entrino a scuola, valutando con attenzione anche il ‘semplice’ raffreddore.

Inoltre la Regione starebbe pensando a delle zone rosse circoscritte qualora si presentassero dei focolai di varianti Covid. L’assessore alla Sanità, avrebbe altresì ribadito “le raccomandazioni di massima attenzione e di cautela per l’ingresso nelle scuole di alunni che presentano anche solo i sintomi del raffreddore”.

Ora non resta che attendere in primis la decisione del CTS per comprendere di quale colore sarà la Regione nel weekend o dalla prossima settimana, e poi alcune linee guida per capire come scongiurare eventuali lockdown generalizzati. Visto che lo scopo del Premier Draghi, dichiarato pubblicamente più di una volta, é quello di concentrarsi sulla scuola e di recuperare le ore perse, si confida si possano arginare gli effetti delle varianti senza dover pensare nuovamente alla chiusura delle stesse.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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