“Oggi ho vissuto l’emozione di partecipare al ritorno in mare di questa bellissima tartaruga caretta caretta, che ha ripreso a nuotare dopo essere stata curata nel Centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto”.
Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha partecipato alla liberazione di una tartaruga curata dagli esperti dell’oasi marina protetta Torre Guaceto, nel Brindisino. L’animale è ritornato al mare dalle spiagge di Torre Chianca, marina di Lecce. “Un ritorno alla vita – ha commentato il sindaco – che mi auguro possa essere un buon augurio per tutti noi, all’inizio del nuovo anno”.
La liberazione è avvenuta nell’ambito del progetto “MySea osservatorio sui mari di Puglia per la tutela della tartaruga carretta carretta” punta a rendere più efficienti e coordinate le azioni di recupero e tutela attraverso la creazione di una rete dei centri di recupero delle tartarughe marine della Puglia. Un’azione che si deliane come propedeutica all’attuazione delle linee guida regionali inerenti il recupero, il soccorso, l’affidamento e la gestione delle tartarughe marine ai fini della riabilitazione e per la manipolazione a scopi scientifici.
Lecce è partner di questo progetto insieme alla preziosa collaborazione di altri comuni come Manfredonia, Zapponeta, Molfetta e Calimera, il Consorzio di gestione dell’area marina protetta di Torre Guaceto, il Parco regionale dune costiere, sempre nel Brindisino.
“La tartaruga che abbiamo liberato – sottolinea Salvemini – contribuirà alla tutela della sua specie: è infatti tra i quindici esemplari partiti in questi giorni dalle coste pugliesi con indosso un trasmettitore satellitare” che “ci fornirà la rotta degli spostamenti e altri parametri meteo che serviranno agli studiosi del Cmcc per monitorare l’impatto dei cambiamenti climatici sugli habitat e le abitudini delle tartarughe marine, e per mappare le aree potenzialmente idonee alla presenza della specie ai fini di una maggiore tutela”.
La caretta caretta, conosciuta anche come tartaruga comune o tartaruga caretta, è la tartaruga più comune del Mediterraneo, anche se possibile trovarla in molti altri mari del mondo. Questa specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane. Inoltre è l’unica specie di tartaruga marina nidificante lungo le coste italiane.
A livello mondiale è considerata ‘endangered‘, ovvero protetta da normative internazionali e, in particolare, da numerose convenzioni come ad esempio la Convenzione di Barcellona, firmata il 16 febbraio 1976 da 16 governi situati sul bacino del Mediterraneo ed entrata in vigore nel 1978, e il relativo protocollo aggiuntivo che prevede misure di protezione e di conservazione per la specie vietandone l’uccisione, il commercio e il disturbo durante i periodi di riproduzione, migrazione, svernamento e altri periodi in cui gli animali sono sottoposti a stress fisiologici.