I contenuti esistenti su internet non sono solo quelli raggiungibili con qualsiasi motore di ricerca: Google indicizza 2 miliardi di GigaByte di materiale, ma il World Wide Web (il www.) secondo alcune stime è costituito da 18 milioni di GigaByte, stime approssimative poiché non esistono strumenti per valutare moli di dati così rilevanti. Ma allora oltre Google cosa c’è? Il DeepWeb.
Spesso per descrivere il DeepWeb si usa la metafora di un iceberg: sopra l’acqua abbiamo motori di ricerca, Facebook, Instagram e anche questo giornale che state leggendo; al disotto c’è quella parte di internet non indicizzata, che è composta per la maggior parte da forum privati, siti ancora in lavorazione, web software e siti privati di aziende. Cose di poco interesse. Se però scendiamo ancora più in profondità nel nostro iceberg immaginario troviamo il DarkWeb.
Il DarkWeb è quella famosa parte di internet in cui si è completamente coperti dall’anonimato. Inventato dal governo americano per garantirsi l’anonimato online e poi aperto al pubblico (che anonimato è se un utente, vedendo un altro utente anonimo, riesce subito a capire che è un agente del governo?), il DarkWeb è raggiungibile solo tramite specifici software (programmi), il più famoso è Tor (The Onion Router), poiché giace su una rete sovrapposta al classico internet: la darknet.
Nel DeepWeb c’è di tutto: è presente tutto il surface web (l’internet indicizzato), ma per lo più siti illeciti che vendono qualsiasi droga, armi o servizio, qui i malviventi di internet fanno i loro affari, inscovabili grazie all’anonimato che è dato da in codice che falsifica il punto fisico da cui stai accedendo a internet, rendendo impossibile risalire alla tua identità. Caso strano: dilaga la pedopornografia e la pornografia più malsana, ma la maggior parte dei contenuti pornografici sono comunque presenti nel web accessibile (quello indicizzato dai motori di ricerca).
Armi, droga e malavitosi, ma anche libertà! Infatti questa parte di web è sfruttata dal gruppo di Anonimous (gruppo di hacker) e da tutte quelle persone in quei paesi con una forte censura di internet, che così facendo possono accedere a siti altrimenti invisibili nei loro paesi.
Sfatiamo un mito: accedere al DeepWeb non è illegale! Ma logicamente tra navigare per siti di cucina in anonimato e comprare armi la differenza c’è.
Alessandro Nocera