“Per mesi il Governo ci ha assicurato che Alitalia non sarebbe stata solo salvata ma rilanciata e resa quindi un player di livello internazionale, che nessuno delle lavoratrici e dei lavoratori sarebbe rimasto indietro e invece ci troviamo davanti a uno schema che la dimezza”.
“Ci chiediamo come un ridimensionamento del genere possa consentire una qualche ripresa della compagnia di bandiera”, sottolineano polemiche le sigle sindacali di categoria. “Vogliamo la garanzia che tutte le lavoratrici e i lavoratori della compagnia di bandiera entrino in Ita”, affermano compatti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA.
“Lo schema di piano industriale che ci è stato presentato oggi è insoddisfacente: chiediamo un confronto con Governo e Parlamento per discuterlo e presentare le nostre proposte di miglioramento nell’ambito degli investimenti, che allo stato attuale giudichiamo insufficienti, in flotta, manutenzione e handling”. Evidenziano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA.
“Oggi Alitalia è in amministrazione straordinaria dopo una gestione privata. Oggi Ita, che è 100% pubblica ha un piano industriale che è solido. E’stato presentato venerdì al consiglio di amministrazione, è stato approvato, adesso passerà al vaglio delle Camere, poi dovrà affrontare lo scoglio della Commissione europea, che dovrà certificare la discontinuità con il passato”. Così la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ospite a “L’intervista di Maria Latella” su Sky TG24.