Elisabetta della Trinità, al secolo Élisabeth Catez nasce il 18 luglio1880 ad Arvord nel distretto francese di Farges-en-Septaine, primogenita del capitano Joseph Catez e Marie Rolland. Il padre di Élisabeth muore improvvisamente quando lei ha sette anni. La piccola “Sabeth”, come la chiamava chi la conosceva, ha un temperamento fin troppo vivace. Dopo aver ricevuto la prima comunione nel 1891, Élisabeth si fa più moderata e aperta al rapporto con Dio (soprattutto con la Trinità) e col mondo. Comincia a prestare servizio nel coro parrocchiale e a fare gesti di carità concreta, quale l’assistenza ai malati e insegnare il catechismo ai bambini che lavorano in fabbrica.
Presto Élisabeth, nonostante la forte opposizione materna e rifiutando numerose proposte di matrimonio, segue la vocazione che la invita ad entrare fra le Carmelitane scalze, nel monastero che si trova a 200 metri dalla sua abitazione a Digione. Élisabeth entra nel Carmelo di Digione il 2 agosto 1901, prendendo il nome di Elisabetta della Trinità.
Come in tutte le esperienze di spiritualità, momenti di grande fervore si alternavano a periodi di estrema aridità. Elisabetta nei suoi scritti tiene un resoconto della sua articolata situazione spirituale.
Elisabetta della Trinità muore a 26 anni, colpita dalla malattia di Addison, che all’inizio del XX secolo non è ancora curabile. Benché la sua morte sia sicura, Elisabetta non si scoraggia, anzi, accetta di buon grado quello che lei considera come un “grande dono”. La sua preghiera più nota è “Mio Dio Trinità che adoro”, preghiera in cui profuse il suo amore alla Trinità.
Viene beatificata da papa Giovanni Paolo II il 25 novembre 1984 con memoria liturgica il 9 novembre. Il 4 marzo 2016 papa Francesco promulga il decreto con il quale ha riconosciuto come miracolosa e ottenuta per intercessione della beata Elisabetta della Trinità la guarigione, avvenuta nel 2002, di Marie-Paule Stevens, insegnante, affetta dalla sindrome di Goujerot-Sjögren; la canonizzazione è avvenuta il 16 ottobre 2016. Elisabetta della Trinità è una dei patroni dei malati e degli orfani.