Il San Beato di cui vogliamo parlarvi è originario dell’Inghilterra e secondo alcune fonti sarebbe stato convertito al cristianesimo dall’apostolo San Barnaba. Viene celebrato il 9 maggio, nello stesso giorno di un’altro santo omonimo, San Beato eremita di Vendôme, con cui non va confuso.
Il giorno del battesimo decise di cambiare nome: da Svetonio a Beato. Dovrebbe essere nato nel terzo decennio del primo secolo, in piena età apostolica. Nel 1511 della sua vita scrisse l’umanista Agricola che ricordò come Beato dopo la conversione per istruirsi alla nuova religione si trasferì a Roma dove l’apostolo Pietro gli conferì tutti gli Ordini sacri. Mentre la chiesa cominciava l’ardua impresa di evangelizzare le differenti regioni d’Europa in cui si estendeva il vasto impero romano, Pietro affidò a Beato l’incarico di evangelizzare la Svizzera.
Beato fu inviato nell’allora regione Helvetia, operando un gran numero di conversioni attraverso la predicazione e alcuni miracoli. Dopo un certo periodo si sentì attratto dalla vita solitaria e si ritirò in una grotta presso il lago di Thun, nel Catone di Berna. La leggenda narra che quella grotta fosse occupata da un terribile dragone e che il futuro santo riuscì a scacciarlo effettuando il segno di croce, facendolo precipitare nel lago. Beato visse insieme al suo discepolo Achates, con quale condivise preghiere e penitenza. Morì all’età di 90 anni nel 112. I due eremiti furono sepolti nella grotta uno a fianco all’altro.
Il “Martyrologium Romanum” riporta San Beato con la specifica di eremita al 9 maggio, senza dire altro.
Alessio Yandusheff Rumiantseff