• 23 Novembre 2024
  • LAVORO

50 “start up” tecnologiche italiane in fiera a Las Vegas

LAS VEGAS. Nel 2018 fu un successo per la delegazione italiana, dunque stavolta TILT (The Italian lab for technology) ci riprova e torna a Las Vegas portando con sé le migliori startup tecnologiche nazionali al Consumer electronic show (Ces) di Las Vegas 2019, la maggiore fiera tecnologica dell’elettronica di consumo al mondo. TILT, fondata da Teorema e Area Science Park, punterà anche in questa occasione a promuovere il meglio del talento italiano con la collaborazione dell’Istituto del Commercio Estero (ICE) e il contributo di APSTI – Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani.

La missione italiana dall’altisonante titolo “Made in Italy, The Art of Technology” raggrupperà in uno spazio dedicato all’Italia, 50 realtà selezionate, provenienti da tutta la penisola e che si occupano di settori diversi, come Smart Transportation, Smart Cities, Smart Home, Digital Services e Robotics.

Da quest’anno, la fiera statunitense sembra aver lasciato alle spalle una buona fetta degli oggetti assurdi e insensati visti nelle edizioni passate. Edizioni in cui erano stati proposti oggetti come la spazzola che scatta i selfie, la doccia che si controlla con la voce, il gabinetto smart che tiene traccia delle attività intestinali. Nell’edizione 2019 i gadget e le idee delle start-up abbracceranno in maniera più ragionevole alcune maxi-tendenze, a partire dall’intelligenza artificiale, che trova mille declinazioni. Qualche esempio? La smart home, la robotica, gli assistenti vocali, un ideale ponte tra i tre temi precedenti. E, ancora, la mobilità verde e alternativa, la realtà aumentata, la tecnologia da indossare applicata alla salute e alla prevenzione.

Per quanto concerne il made in Italy, gli ambiti operativi sono soprattutto due: Food e Health & Wellness. Alla rassegna a stelle e strisce sono rappresentate quasi tutte le regioni italiane: a fare la parte del leone sono la Lombardia, che partecipa alla missione con 14 startup (tra Milano, Bergamo, Varese e Pavia) e il Triveneto.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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