Germano nasce sul finire del V secolo da una famiglia agiata, figlio di Amanzio e Giuliana, illustri cittadini di Capua. Alla morte del padre, Germano eredita l’ingente patrimonio e con il consenso della madre vende tutto e dà il ricavato ai poveri. Da quel momento conduce una vita ascetica, almeno sino al 516 quando viene eletto vescovo di Capua.
Amato nella sua diocesi, svolge una missione diplomatica particolarmente delicata. Su mandato di papa Ormisda si reca a Costantinopoli per cercare di mettere termine allo scisma iniziato dal patriarca Acacio, che è stato scomunicato dal papa nel 484. Acacio ha diffuso, nel 482, un documento noto come Henoticon che pretende di conciliare l’eresia monofisita, che attribuisce al Cristo solo la natura divina, con la posizione teologica ufficiale della Chiesa cattolica, sancita anche dal Concilio di Calcedonia, che riconosce la coesistenza della natura umana e divina nel Cristo. La delegazione ottiene che i vescovi orientali abbandonino lo scisma di Acacio e riconoscano la tesi della Chiesa di Roma. L’imperatore Giustino e il patriarca Giovanni sottoscrivono il documento proposto da papa Ormisda e viene superata una divisione che dura ormai da due generazioni. Ritornato nella sua diocesi, il vescovo conduce nuovamente vita ascetica fino alla morte avvenuta nel 540.
Le notizie che abbiamo di San Germano provengono dai Dialoghi di San Gregorio Magno, in essi sono riportati alcuni episodi della vita di Germano, avvolti nella leggenda. Come l’episodio della liberazione dal purgatorio del diacono Pascasio, che gli si è presentato come il custode della sorgente delle acque termali di Agnano dove Germano va a curarsi. Narra ancora Gregorio che, alla morte di Germano, San Benedetto vede che gli angeli portano in cielo la sua anima.
Alla sua morte Germano è sepolto a Capua nella chiesa di Santo Stefano. Successivamente l’imperatore Ludovico II nell’866 trasferisce gran parte delle reliquie a Cassino che così si chiamerà San Germano fino al 1863. Le reliquie saranno disperse durante il bombardamento anglo-americano dell’abbazia di Montecassino del 1944. Altre reliquie vengono portate da Ludovico nella cripta della chiesa di San Sisto a Piacenza. Il Martirologio romano fissa la memoria liturgica il 30 ottobre.