Il 29 dicembre del 1891, l’inventore americano Thomas Edison brevettava la radio, strumento che nel corso degli anni si sarebbe rivelato un’invenzione fondamentale nei campi e nelle situazioni più disparate, arrivando fino ai giorni nostri.
Edison fu il primo imprenditore che seppe applicare i principi della produzione di massa al processo dell’invenzione, tanto che la rivista americana Life lo classificò al primo posto tra le “100 persone più importanti negli ultimi 1000 anni”, anche grazie alla sua altra geniale invenzione, la lampada ad incandescenza. Fu in assoluto uno dei più prolifici progettisti del suo tempo, avendo ottenuto il record di 1.093 brevetti registrati a suo nome, in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Francia e Germania. Nessuno ha mai raggiunto una cifra simile.
Le più significative scoperte e brevetti di Edison nascono nel suo laboratorio di ricerca di Menlo Park (New Jersey), primo istituto nato con l’obiettivo di puntare esclusivamente sulle innovazioni tecnologiche e migliorare quelle già in uso.
In quanto alla radio, a lui si deve il brevetto anche se l’invenzione è da attribuire allo scienziato Nikola Tesla. Il croato, emigrato dopo la laurea al Politecnico di Graz (Austria) negli States, aveva iniziato una ricerca sulla trasmissione senza fili per applicazioni di comunicazione, teorizzando la possibilità di comunicare non solo l’audio, ma anche le immagini. Tesla aveva sviluppato mezzi per la realizzazione di produzione di frequenze radio, dimostrando pubblicamente i principi della radio e trasmettendo segnali a grande distanza. Soltanto nel 1943, cinque mesi dopo la sua morte, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva riconosciuto ufficialmente Nikola Tesla come l’inventore della radio.