Di etnia berbera, Monica nasce nel 331 a Tagaste in Numidia, nell’attuale Algeria, in una famiglia profondamente cristiana e di buone condizioni economiche. Le viene concesso di studiare e ne approfitta per leggere la Bibbia e meditarla.
Si sposa con Patrizio, un modesto proprietario, non ancora battezzato, il cui carattere non è burbero ed è di natura infedele. Nel 371 Patrizio si converte al cristianesimo e si fa battezzare. Patrizio muore l’anno seguente; Monica ha 39 anni e deve prendere in mano la direzione della casa e l’amministrazione dei beni. Dà alla luce il figlio primogenito Agostino a 22 anni, nel 354. Ha un altro figlio, Navigio, e una figlia di cui si ignora il nome. Dà a tutti e tre un’educazione cristiana. Soffre molto per la condotta dissoluta di Agostino. Quando egli si trasferisce a Roma, decide di seguirlo, ma lui con uno stratagemma la lascia a terra a Cartagine durante le fasi di imbarco. Monica passa la notte in lacrime sulla tomba di san Cipriano. Soltanto mesi dopo riuscirà ad imbarcarsi per raggiungere il figlio a Milano, dove gli è stata assegnata una cattedra di retorica. L’amore materno di Monica e le sue preghiere favoriscono la conversione di Agostino, che riceve le catechesi di sant’Ambrogio e viene battezzato il 25 aprile 387.
Troveremo Monica poi accanto al figlio a Cassiciaco, presso Milano, discutendo con lui e altri familiari di filosofia e altri argomenti di carattere spirituale, partecipando con sapienza ai discorsi, al punto che Agostino vuole trascrivere nei suoi scritti le parole della madre. La cosa suona inusuale, perché all’epoca alle donne non è concesso prendere la parola in pubblico.
Con Agostino lascia Milano diretta a Roma, e poi a Ostia, dove affittano una casa, in attesa di una nave in partenza per l’Africa. E’ quello un periodo carico di dialoghi spirituali, che Agostino ci riporta nelle sue Confessioni. Prima di riuscire ad imbarcarsi Monica si ammala, probabilmente di alaria e muore ad Ostia in appena nove giorni. Siamo nel 387 e Monica ha 56 anni. Il suo corpo viene tumulato nel luogo in cui in seguito sorgerà la chiesa di Sant’Aurea di Ostia. Il 9 aprile 1430 le sue reliquie vengono traslate a Roma nella chiesa di San Trifone, oggi di Sant’Agostino, e poste in un pregiato sarcofago.
La Chiesa cattolica nel nuovo calendario ne celebra la memoria il 27 agosto, il giorno prima di quella di Agostino, che muore un 28 agosto. Secondo il calendario romano nella forma straordinaria si celebra il 4 maggio. La santa viene spesso raffigurata come una vedova che regge in mano un crocifisso, vestita con un abito nero (talvolta ornato con fiorellini dorati e il capo coperto da un velo ocra).