• 16 Novembre 2024
  • IL SANTO DEL GIORNO

24 novembre: Santi Martiri Vietnamiti (Andrea Dung Lac e 116 compagni)

I martiri del Vietnam sono un gruppo di 117 tra ecclesiastici, religiosi, missionari e laici uccisi nel corso di diverse persecuzioni in Tonchino, Cocincina e Annam tra il 1745 e il 1862. Otto di loro sono vescovi, 50 preti e 59 laici.

La maggior parte (75) subisce la decapitazione, gli altri vennero strangolati, arsi vivi, squartati o morirono in prigionia dopo varie torture. Quanto alle nazionalità, 96 sono vietnamiti. Undici invece sono spagnoli, tutti appartenenti all’Ordine dei Predicatori o Domenicani. Infine, sono presenti 10 francesi, tutti della Società delle Missioni Estere di Parigi.

I martiri vengono beatificati in quattro distinti riti: 64 di loro il 27 maggio 1900 da papa Leone XIII; 8 da papa Pio X il 20 maggio 1906; 20 sempre da Pio X il 2 maggio 1909 e 25 da papa Pio XII il 29 aprile 1951. Il capofila del gruppo è ritenuto il sacerdote vietnamita Andrea Dũng Lạc, decapitato il 21 dicembre 1839; gli altri nomi evidenziati dalla formula di canonizzazione sono stati quelli del seminarista Tommaso Trần Văn Thiện, di Emmanuel Lê Văn Phụng, catechista e padre di famiglia, del vescovo domenicano spagnolo Jerónimo Hermosilla e del presbitero francese Jean-Théophane Vénard.

La data della memoria liturgica unitaria è il 24 novembre, giorno nel quale muoiono tre di essi. San Giovanni Paolo II li ha anche dichiarati patroni del Vietnam, con la Lettera apostolica “Si quidem cunctis” del 14 dicembre 1990.

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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