Oggi, 24 maggio, la celebrazione più importante è sicuramente quella dedicata alla Beata Vergine Maria Ausiliatrice. Nel mese di maggio dedicato alla Madonna questa rappresenta una delle ricorrenze più sentite in molte città italiane che a lei hanno dedicato chiese e santuari.
Basti pensare proprio al santuario torinese, voluto da Don Bosco che iniziò ad edificarlo nel 1866 nel cuore del nascente rione Valdocco. La propagazione della devozione a Maria Ausiliatrice è da attribuire proprio al grande santo piemontese. La basilica venne consacrata il 27 ottobre 1868. Ma non è la sola ovviamente. Una chiesa dedicata all’Ausiliatrice fu edificata per i salesiani sulla via Tuscolana a Roma nel 1932: fu elevata al grado di basilica e fu eretta in diaconia nel 1967.
Ausiliatrice (in latino Auxilium christianorum) è uno dei titolo con i quali viene invocata Maria. E l’invocazione Auxilium christianorum, ora pro nobis apparve, per la prima volta, nella versione delle litanie lauretane pubblicata nel 1576 e approvata da Papa Clemente VIII nel 1601; essa era assente nella versione più antica, risalente al 1524. Secondo la tradizione tale invocazione venne aggiunta da San Pio V dopo la vittoria riportata dalla Lega santa sugli ottomani a Lepanto (7 ottobre1571), probabilmente come variante del titolo Advocata christianorum che si trova nell’edizione del 1524. Il titolo (insieme a quelli di Avvocata, Soccorritrice e Mediatrice) è anche utilizzato nella costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium del 1964.
In quanto alla festa di “Maria Aiuto dei cristiani“, la sua istituzione risale al 15 settembre 1815 per volere di Pio VII ed venne fissata al 24 maggio in ricordo suo trionfale rientro a Roma (24 maggio 1814) dopo la prigionia sotto Napoleone a Fontainebleau. In origine la festa era limitata alla Chiesa di Roma, ma è stata ben presto adottata dalle diocesi toscane (1816) e poi estesa alla Chiesa universale.
Alessio Yandusheff Rumiantseff