Il 9 gennaio 1960 ebbero inizio i lavori che finirono proprio oggi, 21 luglio, ma 1970.
In realtà tutto ebbe inizio a fine ‘800, ad opera dei tedeschi, per limitare le inondazioni del più importante fiume africano, il Nilo. Il suo nome in arabo significa “Alta diga” ed il lago che fu generato è il lago di Nasser.
Ma quando terminarono i primi lavori importanti, nel 1902, realizzarono subito che non era sufficiente e necessitava di ampliamento. Così ne seguirono altri per ingrandirla tra il 1907 ed il 1933.
Fu dopo la seconda guerra mondiale – nel 1946 – che si decise di ampliarla ulteriormente sfruttando le nuove tecniche ingegneristiche e rendendo possibile la costruzione di una centrale idroelettrica capace di fornire energia per il fabbisogno egiziano.
Per chi ha avuto la fortuna di ammirare questa imponente costruzione – soprattutto dall’alto – non avrà potuto fare a meno di pensare a cosa fu l’impatto ambientale, ma in nome del progresso, si sa, qualcosa deve soffrire.
Ricordiamo che l’Egitto era uno dei Paesi più aridi, la siccità era una vera piaga e con la costruzione della diga ha potuto risolverla strappando al deserto un’immensa zona, per le coltivazioni.
All’inizio si prospettarono problemi di non poco conto come, ad esempio, la necessità di far spostare più di 90000 persone che dovettero lasciare le loro abitazioni perchè al loro posto sarebbe sorto il lago artificiale. D’altro canto la costruzione della Diga permise il controllo delle inondazioni che sino ad allora avevano causato disastri e carestie. Lo scotto del progresso ma il miglioramento delle condizioni sotto altri profili.
Furono spostati tutti i monumenti dell’epoca faraonica che sarebbero stati sommersi dal lago artificiale e questa operazione fu imponente e complicata. All’Italia fu donato il tempio di Ellesija, che fu portato al Museo Egizio di Torino, ed altri monumenti furono spostati in luoghi più sicuri.
Durante gli anni ’50/’60 erano in lizza Gran Bretagna e Stati Uniti per contribuire alla costruzione della diga ma quando l’Unione Sovietica si propose a sua volta, gli altri si ritirarono. e fu proprio l’Unione Sovietica a contribuire, assieme alle entrate provenienti dal Canale di Suez alla realizzazione di questa impresa.
Il risultato, negli anni ’70, fu una diga monumentale: lunga 3,5 chilometri, larga quasi un chilometro alla base e 50 metri alla sommità, per 111 metri di altezza. Il lago artificiale generato alle sue spalle copre una superficie di 6000 mc e contiene 165 chilometri cubi di acqua. Impressionante. La sua centrale idroelettrica possiede 12 generatori da 175 MW, e produce circa 2GW di potenza. L’opera viene portata a termine il 21 luglio 1970, ma l’inaugurazione ufficiale avverrà il 15 gennaio 1971.
Quando si visita l’Egitto sono molti i luoghi da ammirare, ma una gita alla Diga di Assuan può farci capire come l’uomo sia riuscito ad intrappolare l’acqua ed a regalare al suo Paese un futuro migliore.