Jeanne-Émilie de Villeneuve nasce a Tolosa in Francia nel marzo del 1811. Di nobile famiglia, dopo la perdita della madre e di una sorella si pone sotto la direzione del gesuita Le Blanc e decide di abbracciare la vita religiosa e dedicarsi all’assistenza alle ragazze povere (specialmente delle operaie, che agli albori dell’era industriale vivono in condizione di grande miseria materiale e morale).
Dopo aver meditato di entrare tra le Figlie della carità, dà vita a una nuova congregazione religiosa. Il nome scelto per la nuova fondazione è quello di Congregazione dell’Immacolata Concezione che rispecchia la devozione che Émilie ha sempre avuto per la Vergine Maria, che ha scelto come speciale confidente quando è rimasta senza madre. Il fine viene espresso nelle prime Regole: l’educazione dei bambini abbandonati, il servizio ai poveri e ai prigionieri, l’istruzione e la formazione professionale delle ragazze.
Émilie e due compagne, dopo un mese di ritiro, quasi un noviziato, presso il convento della Visitazione di Tolosa, cambiano i vestiti con un abito religioso azzurro e professarono i voti temporanei l’8 dicembre 1836, alla presenza dell’arcivescovo di Albi. La neo-fondatrice prende il nome di suor Maria, ma nell’uso comune rimane nota con il nome di battesimo. La casa madre viene eretta a Castres: le suore iniziano a dedicarsi anche alla catechesi, all’insegnamento e alle missioni in Africa, accanto agli spiritani.
Il 30 dicembre 1852 le Suore dell’Immacolata Concezione divengono un istituto di diritto pontificio. Un anno dopo, senza che nessuno se l’aspetti, madre Émilie si dimette dall’incarico di superiora generale: per sé non desidera altro se non la “felicità di obbedire” e che le sue figlie prendano una via autonoma senza la sua guida, che comunque prima o poi verrebbe meno. Muore di colera durante un’epidemia scoppiata l’anno successivo, precisamente il 2 ottobre, giorno in cui viene celebrata dalla Chiesa cattolica.
Il 17 dicembre 2007 papa Benedetto XVI ha decretato l’autenticità di un miracolo attribuito alla sua intercessione: il rito di beatificazione, presieduto dall’arcivescovo Angelo Amato, è celebrato a Castres il 5 luglio 2009. Dopo il riconoscimento di un secondo miracolo viene proclamata santa da papa Francesco il 17 maggio 2015. I suoi resti mortali riposano nel giardino della Casa madre della Congregazione, a Castres.