Oggi, 2 dicembre, sono numerosi i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica. Tra queste c’è santa Bibiana. Su di lei, vissuta nel IV secolo a Roma non abbiamo notizie precise. Per certo si sa che alla Santa e papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull’Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell’etimologia popolare, legato al verbo “vivere”, e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza.
In assenza di notizie storiche, sul conto di Santa Bibiana è stata tessuta una fantasiosa e complessa leggenda, che deve essere piaciuta moltissimo ai fedeli, contribuendo così alla popolarità della Santa. Secondo tale leggenda, Bibiana sarebbe stata vittima della tardiva persecuzione di Giuliano, l’Imperatore apostata, che rinnegò cioè la propria fede, E poiché l’Imperatore risiedeva in Oriente sarebbe stato il Governatore di Roma, Apronio, a infierire non soltanto contro Bibiana, ma contro la famiglia cristiana della Santa.
Il governatore avrebbe mandato a morte i coniugi Flaviano e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all’apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull’Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire.
Alessio Yandusheff Rumiantseff