San Giovanni, anacoreta del Monte Rila, meglio noto come Ivan Rilski, è il santo più amato dal popolo bulgaro. Nasce intorno all’anno 876 da una famiglia cristiana molto ricca e quando rimane orfano, distribuisce tutti i beni ereditati ai poveri ed ai malati per divenire monaco. Abbandona il paese natio con addosso solo una veste di pelle e si stabilisce su una montagna alta e deserta, ove rimane a vivere in una capanna fatta di ramoscelli, nutrendosi esclusivamente di piante selvatiche. Dopo qualche tempo alcuni briganti lo cacciano e Giovanni è costretto a trovare una grotta profonda in cui abitare. Là resta per altri dodici anni, prima di trasferirsi nel deserto di Rila in una tana scavata in un albero. Prega continuamente, si nutre di erba e non incontra mai anima viva. Un giorno alcuni pecorai scoprono il suo nascondiglio e da quel momento la sua fama si sparge nei villaggi: la sua fama cresce e in tanti decidono di andarlo a trovare.
Per sfuggire ai visitatori l’eremita abbandona la sua quercia e si trasferisce su una rupe alta ed inaccessibile. Qui egli trascorre sette anni sotto il cielo aperto, esposto a tutte le intemperie, pregando incessantemente. La sua fama colpisce anche lo zar bulgaro San Pietro, che fa sapere di volerlo incontrare, ma Giovanni rifiuta. Il luogo scelto dal santo come eremitaggio attrae ben presto alcuni discepoli, che danno vita al celeberrimo Monastero di Rila, dedicato alla Vergine Protettrice. Qui Giovanni rende l’anima a Dio il 18 agosto 946.
Dopo la sua morte la fama continua a crescere e si diffonde nelle nazioni vicine. Il suo corpo verrà traslato con tutti gli onori a Sredez (Sofia) e collocato nella chiesa di San Luca. Nel 1183 le sue spoglie verranno portate ad Estergom dal re ungherese Bela III. Restituite in seguito in un feretro d’oro, saranno nuovamente conservate a Sofia, per tornare nel 1469 al Monastero di Rila, che nel frattempo è stato ricostruito dopo la sua distruzione ad opera di bande di briganti. Oggi questo monastero rappresenta il cuore del cristianesimo bulgaro e della stessa cultura nazionale. L’afflusso dei pellegrini e dei turisti bulgari e stranieri supera ogni anno le trecentomila unità.
Papa Giovanni Paolo II, nel suo viaggio in Bulgaria nel maggio 2002, andò a pregare sulla sua tomba. La venerazione per San Giovanni di Rila accomuna le chiese ortodosse a quella cattolica. La prima lo celebra il 1° novembre, mentre per quella cattolica la ricorrenza è fissata al 18 agosto, giorno della sua morte.