Ha solo tre giorni di vita, ma ha già raggiunto quota 1,5 milioni.
Stiamo parlando della fattura elettronica, che ha debuttato nel sistema fiscale italiano il 1 gennaio. Nonostante si tratti di giorni molto particolari, nei quali la maggior parte degli uffici amministrativi siano chiusi per le festività, il traguardo del milione e mezzo è davvero un numero impressionante. Il dato è stato diffuso dall’Agenzia delle Entrate che evidenzia come tutto ciò sia avvenuto ”senza che il partner tecnologico Sogei abbia rilevato alcun problema tecnico o rallentamenti”. Evidentemente il tanto temuto ingolfamento di dati sul sistema di interscambio Sdi non si è verificato e tutto sembra procedere in modo fluido tanto che per il 97% dei documenti inviati è stata subito resa disponibile la ricevuta per la quale sono previsti 5 giorni di tempo.
Se il buongiorno si vede dal mattino, bisogna dire che la fattura elettronica ha avuto un debutto molto positivo, anche se per cantare vittoria bisognerà attendere lunedi 7 gennaio, quando il sistema produttivo e dei servizi italiano riprenderà l’attività a pieno regime.
Ricordiamo che per tutti i titolari di partita Iva, salvo rarissime eccezioni per associazioni sportive e particolari no profit, c’è l’obbligo della fatturazione elettronica. Nonostante il positivo inizio in molti gli imprenditori rimangono dubbi e perplessità, legati soprattutto ai costi di gestione per l’utilizzo dei sistemi di fatturazione: ogni fattura elettronica avrà un costo minimo di 40 centesimi, con un aggravio complessivo per le imprese ed i professionisti che è stato valutato dalle associazioni di categoria tra i 400 ed i 600 milioni.