Oggi, giovedì 12 settembre, si celebra il Santissimo Nome di Maria. La devozione al nome di Maria, presto arricchita dai pontefici di particolari indulgenze, risale alla metà del XII secolo. La festa viene istituita nel 1513 da papa Giulio II, che la concede alla sola diocesi spagnola di Cuenca: inizialmente celebrata il 15 settembre, spostata da papa Sisto V al 17 dello stesso mese (1587), la celebrazione della festa viene estesa da papa Gregorio XV all’arcidiocesi di Toledo (1622) e da papa Clemente X all’intera Spagna (1671).
La sua promozione a festività di tutta la Chiesa è dovuta a papa Innocenzo XI Odescalchi (che con decreto del 5 febbraio del 1685 ne sposta anche la data alla domenica fra l’Ottava della Natività) per commemorare la messa che a Vienna, il 12 settembre del 1683, suggella l’alleanza fra l’imperatore Leopoldo I d’Austria e il re di Polonia Giovanni III Sobieski: quel giorno, i due sovrani cattolici danno il via alla controffensiva che porta alla liberazione della capitale austriaca dall’assedio dei Turchi (12 settembre 1683).
Come festività di tutta la Chiesa il Santissimo Nome di Maria ha quindi origini simili a quelle della Trasfigurazione, istituita da papa Callisto III in ricordo della liberazione di Belgrado (6 agosto 1455), e della Madonna del Rosario, voluta da papa Pio V per commemorare la vittoria di Lepanto (7 ottobre 1571).
In anni più recenti papa Pio X la riporta alla data tradizionale del 12 settembre. Papa Paolo VI la toglie dal calendario romano, ma inserisce nel Messale una Messa votiva in suo onore. Papa Giovanni Paolo II, nella terza edizione del Messale Romano post-conciliare (2002), la fa riapparire come memoria (facoltativa) nella data del 12 settembre.