• 19 Novembre 2024
  • IL SANTO DEL GIORNO

10 giugno: San Massimo d’Aveia vescovo nel III secolo

Tra i santi e beati celebrati il 10 giugno figura San Massimo d’Aveia, patrono principale della sua città natale divenuta arcidiocesi dopo la sua morte. Massimo nacque intorno al 228 nell’antica cittadina della conca aquilana, la sua era una famiglia di fede cristiana, come dimostra il suo stato di aspirante al sacerdozio, le reliquie di suo padre, anch’egli Massimo, e la sua stessa deposizione davanti al Prefetto di Aveia.

Durante la persecuzione di Decio, che durò dall’ottobre del 249 al novembre del 251, venne martirizzato. Da una “Passio” si sa che dopo varie interrogazioni del preside della città e le risposte di fedeltà a Gesù Cristo venne disteso sull’eculeo, strumento utilizzato per infliggere pene corporali come ad esempio la flagellazione, e per lungo tempo fu torturato. La tortura non servì però a piegare la sua fede. Il preside per dissuaderlo arrivò addirittura a promettergli sua figlia Cesaria come sposa, ma nonostante i tentativi di corruzione e immani torture Massimo non cedette. Infine venne gettato dalla rupe più alta della città, detta “Circolo e Torre del Tempio“.

San Massimo d'Aveia

Dopo la distruzione di Aveia da parte dei Longobardi nel VI secolo, le reliquie di san Massimo vennero portate a Forcona. Il 10 giugno 956 l’imperatore tedesco Ottone I e il papa Giovanni XII si recarono a venerarle. Nel 1256 le reliquie vennero spostate a L’Aquila, appena fondata da Federico II, e tumulate nella cattedrale dedicata a lui e a San Giorgio. Da allora è compatrono della città, che lo volle effigiato nel suo stendardo ufficiale insieme a sant’Equizio, Celestino e Bernardino da Siena. È anche patrono di Penne (Pe).

Alessio Yandusheff Rumiantseff

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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